martedì 1 maggio 2018

LABirinti FOTOgrafia - I vincitori del concorso

LABirinti FOTOgrafia
I tre vincitori del concorso sono:

Primo posto: Marcello Togni, progetto SONG CITY

Secondo posto: Iolanda Pazzanese, progetto NEL LIMBO

Terzo posto: Sitri, progetto DIS-APPEAR

Il vincitore della sezione fotografi professionisti candidati dai giurati

HOMELAND del fotografo Stefano Stranges



Sabato 21 aprile presso la Galleria Febo e Dafne (via della Rocca, 17 Torino) sono state proiettate le immagini dei tre progetti vincitori e sono state esposte le immagini di Stefano Stranges.

Si ringrazia la Casa Editrice Aguaplano per i bellissimi volumi donati ai vincitori, la Galleria Febo e Dafne, Diletta Lo Guzzo e i giurati tutti.

Seguiranno futuri aggiornamenti.










 



martedì 3 aprile 2018

SONGCITY

SongCity
La città non ha storia, urbanismo né architettura. Soltanto un flusso d’energia.
Mettiti al suo passo, diventa questa energia. Allora tutto verrà a te. Non sarai tu a scattare, ma un istinto incontrollabile che non ti lascia scelta.
Esegui, tieni il ritmo, non cadere. E’ il tuo dovere, la tua etica e la tua fierezza.
Avrai la certezza di essere vivo.










lunedì 2 aprile 2018

NEL LIMBO

Nel Limbo
NEL LIMBO, una sola parola per descriverne molte, tante vite appese a un filo, che vacillano tra lo stare bene e lo stare male, tra attimi di felicità e attimi di tristezza, tra domande e risposte mai avute, tra questioni e consensi. Loro sono anime tormentate, sospese che non trovano pace e vivono i loro giorni nei dubbi in attesa di qualcosa che probabilmente non arriverà mai: loro, noi, io tutti sospesi nella "placenta" aspettando il domani più incisivo. Forte è il mio desiderio di riscattare la loro esclusione sociale, la loro personalità, il loro essere stati e il loro essere adesso, nudi da tutto quello che erano e che sono, strappati dalla loro vita quotidiana per qualche sfortunato evento accaduto in un momento sbagliato, dove il loro essere è più fragile. L'unico modo per concretizzare la mia idea è stata quella di allontanarmi dallo stile classico del reportage fotografico tipico degli anni Sessanta e Settanta del '900 a cui mi sono ispirata, per iniziare questo progetto. Ho fotografato la loro quotidianità, il loro modo di affrontare la vita, di porsi con gli altri, nei loro momenti migliori tralasciando i peggiori (ma non sempre), cercando, anche se solo per qualche ora, di fargli dimenticare il motivo per cui si trovano lì, perché la loro personalità, i loro affetti, le loro passioni non cessano di esistere ma sono solo messe da parte. Tutti i luoghi, le stanze, gli oggetti personali, i vestiti e i loro occhi sono intatti dalla loro persona e umanità, e io ho fotografato proprio questo, tutto quello che è ancora intatto dentro di loro, perché in fondo oltre quelle mura, che separano quel mondo dal nostro, si trovano persone che soffrono, che ridono, che hanno ancora degli obbiettivi e che hanno bisogno di noi per non sentirsi emarginati.










domenica 1 aprile 2018

SITRI

Sitri
Divenuto vivo nel nome della Lussuria, vado portando uomini e donne alla nudità, così che le loro vite possano esser trascinate in un infinito danzare di passioni incontrollate, un eterno ritorno alla primordiale spinta della vita stessa. In quanto principe, governo 60 legioni, e nel mio nome ogni corpo diverrà un inviolabile altare del piacere.
E fu nella disapprovazione del mio essere che vidi in voi il limite stesso del mio divenire, poiché veicolati da restrizioni di principio, avete soppresso per tutta la vostra esistenza la veridicità della vostra persona. Per questa vostra riduzione di abilità, avete giudicato senza neppur conoscere il significato del vostro parlare, condizionando inevitabilmente la sostanza di chi dai vostri occhi veniva divorato. In questo progredire degli eventi, le vittime del vostro scrutare, inesorabilmente, sono andate ad assimilare ogni vostra considerazione, mutando la loro essenza in un'espressione del vostro decidere, divenendo così rappresentazioni di un sé acquisito, obbligatoriamente offerto; e non vi sarà più alcun modo di mutare la sostanza così accresciuta, poiché superato il limite di accettazione, tutto si trasforma in semplice esistenza, un dato di fatto inconfutabile, dal quale non esiste distanza alcuna, nessun grado di separazione, semplicemente, per noi, sarà da sempre esistito e in quanto tale, per sempre parte del nostro vivere, arrivando a cambiare i ricordi e la stessa forma del pensare. In questo continuo confondersi di identità, volute e imposte, reali e fittizie, nelle più profonde segrete della nostra coscienza, una lieve increspatura rimane, leggera si dirama in ogni nostra azione, creando un'invisibile lacerazione, una frattura che nel tempo andrà divenendo voragine nel nostro vivere, ed è questa e in questa, che tutto si andrà riversando, destabilizzando le certezze create, mostrando realtà dimenticate, sepolte in dimensioni dalle quali nulla andrebbe mai evocato, eppure, un qualcosa riesce a risalire dalle profondità abissali della rimozione, un'inconcepibile entità che strisciando va superando gli ostacoli della logica, divorando le fondamenta della ragione e distruggendo gli infiniti dedali del raziocinio, poiché in verità, nulla può opprimere le future possibilità, se non il germe primordiale della nostra persona, quel qualcosa di unico che da sempre è posto come motore primo del nostro più istintivo avanzare, una capacità di intuire ed elaborare al di là delle normali dinamiche dell'apparenza, un senso che va basando le proprie osservazioni su di un mondo che nulla ha a che fare con la materialità di questo apparire, e per questo, ha in sé la capacità di dissolvere la totalità della nostra esistenza. Ed è nel nascere dei vostri sorrisi che ogni cosa va morendo, poiché nel lento dischiudersi dei vostri occhi, ad ogni risveglio, vanno trovando fine i mondi da me costruiti, edificati per compiacere fameliche aspettative in me riposte, ma non da me volute, e per questo, in ogni ombra vado cercando dimora, per nascondere l'irrealtà che mi governa, per incontrare chi come me, è stato spinto al non accettare la propria persona, poiché da voi giudicato inadatto secondo il vostro vedere, o meglio, perché da voi percepito come qualcosa che mai avrebbe potuto coincidere con la realtà da voi auspicata, e dunque, costantemente vessata al punto da tramutare le menzogne in verità, al fine di costringere la nostra esistenza a divenire la vostra pretesa, vuota ed irreale. Ciò che rimane nelle nostri mani, è un senso di divorante vuoto, una sensazione di inadeguatezza che va portando ogni nostra aspettativa in un furioso caos di pensieri, estranee dinamiche di appartenenza, poiché in verità, non apparteniamo più a noi stessi, senza di voi, noi, non esisteremmo più, ed ora, vivi come manifestazione di ciò che avete sempre voluto, siamo qui, sospesi nell'attesa di giudizio, di un sorriso che non farà altro che ucciderci ancora, per far si che tutto possa nuovamente ripetersi all'infinito, poiché non esiste fuga o desiderio che ormai non sia divenuto funzionale a questa ciclicità irreale di realtà, poiché la verità, è che siamo divenuti noi stessi fautori della vostra proiezione, un ridondante tripudio di bisogni di aver bisogno, una complessa e laboriosa attitudine allo svanire.  Del resto, cosa potremo mai essere senza i vostri occhi pronti a guardarci?










martedì 27 marzo 2018

MI RIVEDO

Mi rivedo
Amanti della fotografia e dei ricordi, spesso mia madre ed io riguardiamo album, in cui sono presenti fotografie che hanno colpito il mio interesse e che mi sono rimaste nel cuore per la loro estrema semplicità. Mostrano scene di vita quotidiana o particolari eventi, come il mio primo compleanno e il mio primo giorno di scuola, in luoghi estremamente comuni, come il giardino, il balcone o la cucina, e ogni volta che mi trovo in questi diversi punti della casa, rivedo quegli scatti. Ho deciso, così, di presentare nove fotografie che ritraggono questi istanti nei luoghi in cui sono stati fotografati per sottolineare il naturale rapporto creatosi tra loro, soprattutto nella mia mente. In particolare, ho cercato di ricreare nello sfondo l'inquadratura originale e ho utilizzato luci della giornata differenti rispetto alle foto presentate per evidenziare il fatto che, indipendentemente dal momento in cui mi trovo in questi luoghi, l'immagine appare comunque nella mia mente. Sono state, infine, organizzate seguendo l'ordine cronologico degli eventi. 












LANGA

Langa
Durante l’apartheid neri e colorati erano forzati a vivere nelle township. Langa (Sole in lingua Xosa) è tra le più vecchie di Città del Capo (Sudafrica), costruita nel 1927. Attraversarla è un viaggio nel tempo: dalle prime baracche di legno, ai dormitori in mattone, fino ai nuovi edifici in costruzione.











lunedì 12 marzo 2018

15 FEBBRAIO

15 Febbraio
Il 15 Febbraio si celebra a Brescia la Festa dei SS. Faustino e Giovita. La dimensione religiosa si fonde con la celebrazione laica dell’identità cittadina e con antiche tradizioni fieristiche, per un giorno le persone abitano in modo diverso gli spazi urbani, vivendo la festa nella sua peculiarità di sospensione della vita quotidiana.